Sandro Miani

Sandro Miani
Treviso

Nell’opera di Sandro Miani, il materiale contemporaneo Ih-tech della fibra di carbonio si combina con le antiche suggestioni cromatiche dei fili di seta, giungendo a esiti di forte dinamismo ottico-percettivo. Non è semplice definire il percorso di ricerca dell’artista che vede punti di contatto anche con aspetti della String e della Fiber Art. Ogni opera si sviluppa principalmente grazie a selezionate e innumerevoli stratificazioni di fili di seta capaci di determinare combinazioni sempre diverse. Il lavoro consiste nel tendere dei fili tra dei punti posti a una certa distanza allo scopo di far emergere delle figure di differente spessore o delle forme geometriche. I fili di seta riflettono la luce con maggiore intensità in relazione alle loro stratificazioni e inclinazioni, generando suggestioni ottiche sempre più raffinate e complesse. Nelle composizioni più articolate si giunge alla frammentazione geometrica e alla scomposizione cromatica dell’immagine. A volte lo sviluppo dei fasci luminosi crea movimenti aperti e spiraliformi, a volte invece le fibre si compattano in figure uniche e sfaccettate. Significative sono inoltre le opere in cui il supporto in legno viene rivestito di fibra di carbonio e la texture viene mossa, tagliata, sfibrata, in modo da divenire materia plastica in contrasto con le rigorose strutture dei fili di seta. Sempre diverse sono le suggestioni visive generate dalle contrapposizioni e dalle tensioni in cui l’accesa dinamica cinetica dei fasci luminosi taglia, si incunea fino a penetrare e a lacerare le maglie del carbonio.
Roberta Gubitosi