Massimiliana Bettiol

Massimiliana Bettiol
Padova

Emozione naturalistica come sentimento di vita. Scavo introspettivo, rifiuto delle banalità espressive e l’insistito intervento di un coagulo cromatico avvampante e liricizzante insieme, sembrano essere le strutture portanti della pittura decisamente espressionista e pregna di umori e di spessi nuclei di memoria di Massimiliana Bettiol. La ricchezza della materia non annulla la forza intrinseca del segno che costruisce l’ordito fondamentale delle immagini sulla tela, quasi portandole in rilievo per rivivere pienamente e far durare in un tempo più dilatato l’emozione che una reminiscenza, un’occasionale percezione o una sofferta meditazione hanno suscitato in lei. I suoi quadri, le immagini in cui il colore si fa vivo e davvero perentorio, funzionale sempre - anche quando a prima vista suscita impressioni aspre che turbano sgradevolmente - a esigenze d’espressione che hanno il valore di una ricognizione profonda, di un’esplorazione dentro intime urgenze che richiedono un caldo, concitato rapporto con la realtà narrativa.
Giorgio Segato