Maurizio Rossetto

Maurizio Rossetto
Treviso

L’analisi della ricca produzione scultorea di Maurizio Rossetto permette di riflettere sulla stretta relazione tra la capacità creativa dell’artista e la pratica manuale, basata sull’indagine delle tecniche e dei diversi materiali. Circa dal 2000 a oggi, la sua ricerca è incentrata sull’elaborazione di opere uniche sia per l’esaltazione delle peculiarità strutturali delle singole materie sia per l’indagine delle forme nelle loro relazioni spaziali e simboliche. I marmi, le pietre geologiche di millenaria formazione, i legni pregiati divengono le materie dominanti affiancate dalle diverse tipologie di metalli, dal ferro, all’acciaio, all’alluminio.
Il marmo puro costituisce la “materia scultorea per eccellenza”, con le sue tipologie distinte per le varietà cromatiche, per la grafia delle venature, per le tracce fossili e per i segni delle stratificazioni. Si tratta di un percorso nel passato in cui blocchi e lastre di marmo vengono sbozzate e scalfite con tagli vivi esprimendo la fisicità della materia scabra, dalla quale emergono levigati simboli originari o immagini di figure femminili come antiche veneri preistoriche. Nella produzione piùrecente, la ricerca di Maurizio Rossetto si è spinta verso un’esaltazione delle potenzialità dei metalli. In particolare nelle Fusioni, l’alluminio viene lavorato, plasmato, modellato sotto l’azione della fiamma ossidrica e della forza gestuale dell’artista che deve governare il movimento della materia. Le forti tensioni verticali, gli sviluppi spiraliformi, i moti vorticosi sembrano nascere e generarsi spontaneamente di fronte all’osservatore sempre in relazione al punto focale rappresentato dal nucleo riflettente quale principio generatore di ordine e di armonia.
Roberta Gubitosi